giovedì 21 luglio 2011

Pendolo Lento



Diamo un tempo al nostro passaggio, l'oscillazione di un pendolo lento.
Mentre il peso si tende come un punto su una circonferenza incompleta,
prendiamo forma di collina morbida coperta d'erba
e respiriamo muovendo le radici dei piccoli arbusti
che ci ornano il ventre.

Siamo abitati da mille anime che ci solcano
il calore della pelle come navi trasparenti,
bisbigliando.

Ascoltarle può rendere saggi e
può rendere pazzi,
ignorarle
svuota gli occhi,
soffoca il pensiero,
accelera il pendolo che in un rintocco svelto
scricchiola e muore.


sabato 16 luglio 2011

Corpse-candles



Cadenze gocciolanti,
musica che profuma di muschio e tintinna l'incantesimo
per aprire la bocca dei morti e l'occhio
dell'uomo senza luce.

Come l'albero,
i piedi succhiano stringhe semiliquide,
umori custoditi nelle pieghe fangose della cervice del mondo.

Danze Macabre nelle narici degli obitori
che furono reparti neonatali
che furono bordelli
che furono negozi di cappelli per signora.

Poi
via dai deliziosi zampilli
decadenti dell'autunno
già scritto nel gorgogliare di qualcosa che muore
piano tra le foglie.
Via
dal vapore ascendente delle stoppie
abbandonate umide
dove non passa che il tempo.

Nel giorno molle
anche il pensiero è umido.

Chi può
non torna neanche a casa.