giovedì 2 giugno 2011

PaganaMente



Si aggrappano al desiderio lenzuola di lino.
Passioni crocifisse sul filo da bucato.
Deposizioni convulse –
Ancora no! Io vivo!
E tu lontano.

Non mi spiego questo amore trasversale
nell’aridità sconosciuta delle tempeste boscose,
questo mare turbolento,
i faggi fallout rosso damasco,
il riverbero bianco sulle rocce,
violento
come il lampo che lacera la notte,
stanotte.

Non perdonarmi, dio senza voce,
dio dalle agili mani trasparenti,
dio di carne e carnefice,
dio che voglio amare
io,
Dafne dai rami spogli e morbidi
e sangue rosso damasco come i faggi,
ninfa che non fugge in foglie odorose
da te
ma rimane e tende il suo corpo di donna –

Ecco.
Io ti sto amando in parole.



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